un protagonista racconta…

copertina LA MESSA IN SCENA DEL MONDO webQuest’opera riunisce la maggior parte delle riflessioni sviluppate dal ricercatore, studioso del paesaggio, collaboratore della Casa di Velazquez e del CNRS che opera all’interno di gruppi francesi ed europei nell’ambito dei programmi di ricerca promossi dai ministeri dell’Ecologia, dello Sviluppo sostenibile, dell’Edilizia e dei Trasporti… presidente dei comitati scientifici Politiche Pubbliche e Paesaggio, analisi, valutazione, comparazione dal 1998 al 2005, Paesaggi e sviluppo sostenibile dal 2005 al 2011 e Infrastrutture di trasporto terrestre, ecosistemi e paesaggio a partire dal 2007.

L’idea di tradurre il recente e innovativo lavoro sul paesaggio dell’amico Yves Luginbühl è nata nel corso di alcuni indimenticabili giornate trascorse insieme sulle colline di Langhe-Roero e Monferrato nell’ambito dell’iter di candidatura di questo straordinario territorio, culminato con l’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel giugno 2014. La pubblicazione ha rappresentato un impegno notevole, che l’Associazione per i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato non ha esitato ad affrontare con entusiasmo, grazie anche al supporto del governo francese, tramite il Centre National du Livre, e che ora è orgogliosa di offrire ai lettori italiani – Roberto Cerrato, direttore-site manager PAESAGGI VITIVINICOLI DI LANGHE – ROERO E MONFERRATO

I SEGNI DEL TERRITORIO NEL LINGUAGGIO UNIVERSALE

Con personalissima sensibilità artistica, il fotografo MARK COOPER coglie le composizioni astratte dipinte a pennello dalla natura e dal lavoro dell’uomo nelle sagome policromatiche di campi e vigneti. L’Osservatorio del Paesaggio per l’Astigiano e il Monferrato nel 2012 lo insignito del titolo di “alfiere del paesaggio del Monferrato” e le sue fotografie hanno corredato la pratica per la candidatura dei paesaggi vitivinicoli del Monferrato a venire annoverati dall’UNESCO tra i siti “patrimonio dell’umanità”. logo CITTA DEL VINOL’Associazione Nazionale Città del Vino ne ha presentato una raccolta in mostra a Palazzo Paolo V di Benevento nel programma di eventi promossi dall’UNESCO al Forum Universale delle Culture, logo BENEVENTOmanifestazione che ogni anno richiama l’attenzione internazionale in una diversa città del mondo e nel 2014 si svolgeva a Napoli e in Campania fino al 22 giugno, mentre la 38esima Commissione dell’ente sovranazionale riunita a Doha, in Quatar, deliberava l’inclusione dei Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato nell’elenco di siti di interesse e valore universale.

Appena le opere sono giunte di ritorno in Monferrato, il fotografo ha subito colto “al volo” l’opportunità, offerta dall’Hotel Candiani di esporle al pubblico del territorio, a cui le ha presentate con un incontro pubblico che si è svolto nel pomeriggio di martedì 15 luglio.  Con l’occasione, i promotori dell’iniziativa hanno richiamato l’attenzione sul tema STATO DELL’ARTE, ICONOGRAFIA DEI PAESAGGI MONFERRINI E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.

incontro a Hotel Candiani - Casale M.to, 15 luglio 2015Un confronto, con dibattito aperto agli interventi degli interessati, introdotto da Alberto Angelino, giornalista di Casale Monferrato che lavora a Milano alla Lead Communication, un’agenzia di relazioni pubbliche che cura immagine e ufficio stampa per diverse aziende nazionali e multinazionali, e dalla duplice prospettiva di monferrino e professionista della comunicazione nella capitale italiana dell’economia e dell’editoria, ha focalizzato il “nocciolo della questione”: «Il Monferrato possiede tante ricchezze, moltissime e variegate, tra cui queste fotografie straordinarie, come hanno giudicato anche i critici più severi. Immagini significative, perché espressive ed eloquenti, inoltre sorprendenti, che fanno sorgere spontanea la domanda “dove sono questi posti?”, e a molti che non lo conoscono ancora, o che lo confondono con altri, più rinomati, del Piemonte, fanno scoprire la meraviglia di questo territorio ».

 Mark Cooper ha spiegato di essersi stabilito a in Monferrato vent’anni fa improvvisamente, per amore della donna che ha incontrato per caso e subito sposato, e che vi si è trasferito da Londra, abbandonando la carriera avviata di fotoreporter inviato in tutti i paesi del mondo, in particolare Medio Oriente e Africa settentrionale, e cominciando a viverci facendo qualsiasi mestiere, soprattutto nel campo dell’agricoltura: «Ho conosciuto questa terra mettendo le mani nelle sue zolle e raccogliendone i frutti. MARK COOPER all'operaRipresa l’attività di fotografo facendo servizi locali, mentre realizzavo un reportage di matrimonio un imprenditore edile mi ha chiesto di fare delle riprese aeree delle sue costruzioni. Non avevo mai fotografato “in volo” e, osservando il panorama dall’alto, sono rimasto colpito dalle figure dei campi e vigneti, così da allora la mia ricerca si è focalizzata su di loro da questa prospettiva».

Con le proprie immagini artistiche Mark Cooper infatti ha messo in evidenza la bellezza del Monferrato e il valore paesaggistico dei suoi patrimoni ambientali in relazione alle tradizioni e attività agricole del territorio. ???????????????????????????????Una visuale che ha dato spunto ad Andrea Desana, esperto di agricoltura e presidente del Circolo Culturale Ottavi, per fare il punto sullo “stato dell’arte” della promozione dei beni agro-alimentari del Monferrato: «Il riconoscimento UNESCO a paesaggi vitivinicoli e infernot potrà aiutare molto a far conoscere i nostri vini e prodotti gastronomici e dare impulso alle attività turistiche. Per mettere a frutto questo incentivo bisognerà avere molta cura nel salvaguardare l’ambiente, tutelare le attività agricole distintive, valorizzare le qualità caratterizzanti dei prodotti e le loro denominazioni di origine, dalla DOC alle DOP e DeCo». Quindi, emblematicamente, Desana ha donato a Cooper una copia del libro “Figli dei territori”, pubblicato nel 2013 nell’ambito delle celebrazioni del 50esimo anniversario della DOC.

L’argomento ha coinvolto i partecipanti dell’incontro, tra cui erano presenti il sindaco di Mombello Monferrato – Maria Rosa Dughera, la presidente dell’Associazione La Valcerrina tra Colli e Castelli del Monferrato – Cristina Valterza e la referente del Consozio MonDO – Elisa Barbano e Ima Ganora – presidente di Associazione Le Muse che organizza il Festival Bacco & Bach. Convenendo che le fotografie artistiche di Mark Cooper hanno la valenza, e lo straordinario potere, di illustrare aspetti iconici del Monferrato e sull’utilità di capirne e diffonderne il valore e di “appropriarsene” come immagini rappresentative del territorio, sono intervenuti l’architetto Rosa Cappa, il critico di arte fotografica Andrea Repetto, il curatore di eventi culturali Piergiorgio Panelli, la presidente dell’Associazione Paolo Ferraris Assunta Prato e la titolare di Locanda dell’Arte Maria Sormani.

Al termine del dibattito, Mark Cooper e Andrea Desana sono scesi dal tavolo dei relatori per raccontare, insieme alla fotografa Stefania Monsini e ai referenti del Parco Fluviale del Po e dell’Orba, dell’Antica Riseria San Giovanni di Fontanetto Po, della Associazione Sapere Sapori e per Hotel Candiani e Locanda dell’Arte, la storia dell’iniziativa che li ha coinvolti, tutti insieme, e in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino.

Casale Monferrato, AL – martedì 15 luglio 2014